Assessment aziendale: come valutare lo stato attuale dell’azienda

3 Mag 2024 | EmProvement

Nel precedente articolo, abbiamo raccontato nel dettaglio il metodo EmProvement per il miglioramento aziendale, chiarendo come il vero miglioramento può essere raggiunto solo intervenendo sinergicamente sui processi e sull’organizzazione (ovvero sulle persone).

In questo nuovo contributo vogliamo fare un ulteriore passo avanti, affrontando un tema più specifico e circoscritto, ovvero quello dell’assessment aziendale, vale a dire la valutazione della situazione attuale dell’azienda: è chiaro, infatti, che nessun percorso di miglioramento può essere implementato senza, prima, uno studio mirato sullo scenario di partenza che caratterizza l’azienda oggetto dell’intervento. In particolare, ci concentreremo sulle aree di intervento da prendere in considerazione per avviare il percorso di operational excellence.

 

Le aree di intervento dell’assessment aziendale: processi e persone

Come anticipato, ci muoveremo lungo due assi, che caratterizzano e inglobano l’approccio Emprovement, ovvero quella dei processi e quella delle persone. Per definire le aree di intervento dell’assessment occorre però scorporare ulteriormente questi macro-temi, andando a individuare nello specifico, per ogni asse, gli elementi focali.

 

Assessment aziendale, aree di intervento nei processi

Iniziando dai processi, è facile comprendere come un’organizzazione aziendale si strutturi su diversi livelli, tutti interconnessi fra loro e necessitanti un coordinamento organico. Le aree di intervento relative ai processi di un assessment aziendale sono tre:

  • Configurazione dei processi: logiche di base e principi operativi
  • Performance attuali dei processi
  • Orientamento dell’organizzazione al miglioramento continuo

La configurazione dei processi si articola su logiche di base e su principi operativi che costituiscono l’ossatura fondamentale dell’assetto produttivo. Questa area di indagine permette di valutare quanto gli attuali processi aziendali siano vicini o lontani dalla best practice operativa indicata dal modello lean. In particolare, è cruciale misurare il livello di applicazione di alcuni principi guida, ovvero il takt time, il one-piece-flow e il pull system.

Le performance attuali dei processi consente di confrontare le performance attuali dei processi con risultati di operational excellence in termini di efficienza ed efficacia; applicare una best practice, tuttavia, non comporta necessariamente il raggiungimento di risultati di eccellenza.

L’orientamento dell’organizzazione al miglioramento continuo valuta quanto l’organizzazione attuale, in termini di strutture e di risorse, si è attrezzata per affrontare seriamente il percorso di operational excellence.

 

Assessment aziendale, aree di intervento nelle persone

Procediamo ora con l’analisi delle aree di intervento che permettono all’Emprover di misurare l’assessment aziendale in termini di persone e di organizzazione del sistema. Anche in questo caso, facciamo riferimento a 3 elementi chiave:

  • Il livello di autonomia delle persone
  • Il livello di coinvolgimento delle persone
  • Il modello di leadership e i principi di cultura aziendale in atto

Con livello di autonomia delle persone si intende la predisposizione dei collaboratori a portare avanti principi di miglioramento continuo; questo fattore dipende direttamente da quanto l’organizzazione ha investito sullo sviluppo delle capacità delle persone di partecipare attivamente al percorso di operational excellence.

Il livello di coinvolgimento delle persone nelle operazioni di miglioramento continuo ci ricorda quanto sia fondamentale che l’intera organizzazione venga coinvolta nel processo, non solo per l’acquisizione di un mindset orientato al miglioramento, ma anche e soprattutto per il suo mantenimento in un’ottica di lungo periodo: come spiegato nell’articolo appena linkato, la pervasività di un percorso di miglioramento può essere garantita solo attraverso il coinvolgimento attivo dell’intera organizzazione a tutti i livelli: l’imposizione dall’alto risulta infatti inefficace in una prospettiva di continuità nel tempo.

Il modello di leadership e i principi di cultura aziendale sono concetti la cui comprensione parte da una domanda: lo stile di leadership vigente facilita o meno la motivazione delle persone e la “learning organization”? A tal proposito, abbiamo dedicato un articolo al tema della servant leadership, il modello di leadership positivo in cui il capo non si percepisce al di sopra dei propri collaboratori, bensì al loro servizio.

Quello qui presentato è uno schema di base che consente di mappare le aree di intervento da cui partire per definire un piano di operational excellence che sia efficace nel breve periodo e gestibile nel lungo: solo la coesistenza di questi due elementi permette di pervenire a un esito favorevole del percorso di miglioramento, che si basa, come ampiamente spiegato, sulla sinergia di interventi che vanno a ottimizzare, contestualmente, i processi di un sistema aziendale e la sua organizzazione, che a sua volta è composta dai suoi collaboratori, ovvero le persone che operano nell’azienda a tutti i livelli.

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