Pianificazione di un sistema di produzione su commessa: le fasi da seguire

6 Ago 2025 | Customizzazione di prodotto

Oggi, nel settore manifatturiero, dove l’adattamento e l’agilità contano sempre di più, la produzione su commessa si è affermata come un modello straordinariamente competitivo tra le imprese che lavorano in contesti altamente variabili e con necessità particolari dei clienti.

La programmazione della produzione Made to Order non è solo una questione pratica: interessa l’intera organizzazione, dalla gestione delle vendite alla logistica, includendo progettazione e controllo qualità.

In questo articolo, analizzeremo a fondo i passaggi chiave da seguire per gestire la pianificazione di un sistema di produzione su commessa efficace e mirato, per garantire qualità massima e abbattere problemi e sprechi durante l’intero percorso.

 

Pianificazione della produzione su commessa: le fasi

È nella progettazione iniziale che un sistema Mto crea le fondamenta per convertire le richieste uniche di ogni cliente in un prodotto finito di alta qualità, consegnato nei tempi stabiliti e nel modo più efficiente ed efficace. La programmazione è, perciò, il centro nevralgico di un sistema MtO vincente, assicurando che risorse, procedimenti e scadenze siano coordinati per garantire un risultato finale ottimale e realizzato nei tempi e nelle modalità previsti.

Andiamo ora nello specifico: ecco le fasi fondamentali da seguire per una corretta pianificazione delle attività MtO:

  • 1. Acquisizione della commessa e preventivazione attività
  • 2. Analisi tecnica e progettazione
  • 3. Pianificazione operativa
  • 4. Approvvigionamento dei materiali
  • 5. Lavorazione
  • 6. Collaudo e verifica
  • 7. Consegna
  • 8. Raccolta e analisi dei feedback

1. Acquisizione della commessa e preventivazione attività

La produzione su commessa si avvia quando il cliente avanza una precisa richiesta. In questa fase iniziale, è cruciale comprendere con accuratezza ogni dettaglio della domanda: peculiarità tecniche del prodotto, materiali, quantità desiderate, scadenze di consegna e limiti di budget.

Una volta compresi appieno i bisogni del committente, l’azienda valuta attentamente la realizzabilità tecnica ed economica, accertandosi che le risorse interne – abilità, capacità produttiva, materie prime – siano adeguate per evadere l’ordine nei tempi stabiliti.

Successivamente, si elabora l’offerta, che sintetizza spese, tempistiche e metodologie operative. Con l’approvazione del cliente, l’ordine viene ufficializzato e registrato internamente, dando inizio alla fase di esecuzione.

2. Analisi tecnica e progettazione

Dopo che l’azienda si è assicurata l’ordine, si avvia la parte di studio tecnico e di progettazione, dove l’idea del cliente comincia a prendere forma in un piano reale. È in questo momento che si precisano minuziosamente le caratteristiche tecniche, i bozzetti di fabbricazione, l’elenco dettagliato dei materiali e le fasi di produzione indispensabili per creare il prodotto.

Questo step chiama in causa direttamente l’ufficio tecnico, che ha il compito di convertire le necessità raccolte in una documentazione comprensibile e pronta all’uso. Si selezionano i materiali, si fissano le tolleranze, le finiture da applicare e le lavorazioni da compiere, considerando sempre i limiti di spesa e di tempo.

In contemporanea si pianificano anche le risorse necessarie: macchinari, personale, strumenti specifici. Lo scopo è mettere a punto un programma tecnico dettagliato. Un’ottima esecuzione di questa fase diminuisce i rischi in quelle successive: previene le correzioni, aumenta la resa e assicura che il prodotto finito rispecchi le attese del cliente.

3. Pianificazione operativa

Una volta definito il progetto tecnico, si passa alla vera e propria anima della produzione: la programmazione delle attività. Qui si stabilisce come e quando portare a termine l’ordine, gestendo al meglio tempi, risorse e compiti.

Il lavoro viene scomposto in fasi, valutando quanto tempo occorre per il completamento di ognuna. Si crea un programma di produzione che considera le urgenze, la disponibilità di macchinari e persone, le date di consegna pattuite col cliente.

Per affrontare tale complessità, si usano spesso strumenti digitali come i software MRP o i sistemi ERP completi, con un duplice scopo:

  • Ottimizzare le risorse
  • Assicurarsi di rispettare i tempi

Una programmazione ben strutturata non è solo un modalità di organizzazione del lavoro, ma rappresenta un vantaggio strategico per dare al cliente qualità, efficienza e sicurezza.

4. Approvvigionamento dei materiali

Dopo aver messo a punto il programma di produzione, è fondamentale verificare che tutti i materiali indispensabili siano reperibili nei tempi stabiliti. La fase di approvvigionamento è quindi intimamente connessa alla programmazione operativa e costituisce un punto cruciale.

In questa fase si inoltrano gli ordini di acquisto per le materie prime, i componenti e i prodotti semilavorati richiesti per la specifica commessa. Si stabiliscono i tempi di consegna, le quantità e si tiene sotto controllo la puntualità dei fornitori per assicurarsi che nessun materiale arrivi in ritardo rispetto al piano di produzione. Un buon allineamento tra acquisti, logistica e produzione è essenziale per prevenire blocchi o giacenze superflue.

L’efficacia di questa fase si valuta in base all’abilità di procurarsi ciò che serve, al momento giusto, al costo più vantaggioso, contribuendo in modo significativo alla precisione e alla profittabilità della commessa.

5. Lavorazione

Solo nel quinto step si può finalmente dare il via alla fase operativa della produzione. A questo punto, ogni attività si attiene scrupolosamente al ciclo di lavorazione stabilito, cercando di rispettare i tempi previsti, gli standard di qualità e l’ordine delle operazioni.

Il lavoro è suddiviso tra le diverse aree di produzione: ogni reparto esegue le proprie fasi allineandosi alle istruzioni tecniche che ha ricevuto, sfruttando al meglio le risorse a disposizione. Durante questo processo, è necessario controllare ogni singolo aspetto: monitorare l’andamento, confrontare i tempi effettivi con quelli pianificati, agire tempestivamente in caso di problemi o di rallentamenti.

Allo stesso tempo, vengono effettuati controlli di qualità, sia durante le varie fasi che al termine della lavorazione, per assicurarsi che ogni pezzo soddisfi le specifiche richieste. Un approccio così descritto consente di minimizzare il rischio di dover rifare il lavoro o di riscontrare difetti che potrebbero mettere a rischio il rispetto delle scadenze.

6. Collaudo e verifica

Una volta completata la produzione, ciascun ordine deve affrontare un passaggio chiave: il collaudo finale. Questo step ha lo scopo di accertarsi che il prodotto rispetti le caratteristiche richieste dal committente, sia dal punto di vista pratico che operativo. Il test può comprendere verifiche di misura, esami a vista, prove di attività, omologazioni di pregio oppure relazioni specifiche da allegare alla fornitura.

Si tratta di un momento critico, che sovente chiama in causa anche il compratore o autorità terze nel caso di prodotti normati. Un responso positivo del test autorizza la spedizione, mentre possibili anomalie impongono celeri azioni riparatorie, per non causare dilazioni.

Un test ben gestito non è soltanto un’analisi di qualità: è l’ultima garanzia che l’opera si sia concretizzata in un risultato pienamente appagante per l’acquirente.

7. Consegna

Una volta superati tutti i test, si può finalmente procedere con la consegna del prodotto al cliente. Nella penultima fase, vengono gestiti gli ultimi dettagli logistici: si prepara l’imballaggio, si mettono insieme tutti i documenti necessari per il trasporto e si organizzano la spedizione o il ritiro. È fondamentale che ogni cosa sia curata nei minimi particolari, perché la consegna è il momento chiave in cui l’azienda dimostra di mantenere le promesse fatte al cliente.

8. Raccolta e analisi dei feedback

Una volta terminata la consegna, il lavoro non è concluso: è opportuno, infatti, prendersi un momento per riflettere sull’intero processo. In questa parte, si mettono insieme i feedback degli operatori e del cliente stesso. Si esaminano attentamente le problematiche sorte, le discrepanze rispetto alle tempistiche o ai budget iniziali e si prendono in esame eventuali possibilità di perfezionamento.

L’analisi successiva al progetto non è solo un resoconto, bensì un mezzo tangibile per ottimizzare le procedure, limitare gli sbagli futuri e accrescere la produttività generale dell’impresa.

 

Per riassumere: pianificare la produzione su commessa

La produzione su commessa richiede un approccio strutturato, ma allo stesso tempo flessibile. Ogni fase – dall’acquisizione iniziale al feedback finale – è parte integrante di un percorso che mira a trasformare un’esigenza specifica in un risultato concreto, personalizzato e di qualità.

Seguire con attenzione ogni passaggio permette di ridurre gli imprevisti, ottimizzare le risorse e costruire un rapporto solido con il cliente, basato su affidabilità e competenza. In un mercato sempre più orientato alla personalizzazione, la capacità di pianificare con metodo la produzione su commessa non è solo un vantaggio operativo, ma un vero e proprio fattore competitivo.

Investire tempo e attenzione in questo processo significa, in definitiva, consegnare non solo un prodotto, ma un’esperienza positiva, completa e professionale.

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